IL PADRINO - 50° ANNIVERSARIO


LUNEDI 28  FEBBRAIO 2022

SPETTACOLI ORE  17.30 - 21.15



MERCOLEDI 2 MARZO 2022

SPETTACOLO ORE 21.15




Regia: Francis Ford Coppola
Attori: Marlon Brando, Al Pacino, James Caan, Richard Castellano, Robert Duvall, Rudy Bond, John Cazale, Franco Citti, Richard Conte, Richard Bright, Salvatore Corsetto, Sterling Hayden, Corrado Gaipa, Tony Giorgio, Julie Gregg, Angelo Infanti, Morgana King, Diane Keaton, Jeannie Linero, Tere Livrano, Al Lettieri, John Marley, John Martino, Lenny Montana, Alex Rocco, Victor Rendina, Gianni Russo, Al Martino, Simonetta Stefanelli, Vito Scotti, Cardell Sheridan, Talia Shire, Saro Urzì, Abe Vigoda
Sceneggiatura: Francis Ford Coppola, Mario Puzo
Fotografia: Gordon Willis
Montaggio: William H. Reynolds, Peter Zinner
Musiche: Nino Rota, Carmine Coppola

USA, 1972 Durata: 175 min
Produzione: Paramount Pictures
Distribuzione: Eagle Pictures
Genere: Drammatico


 
 

Il magistrale adattamento cinematografico di Coppola del romanzo di Mario Puzo racconta l'ascesa e la caduta della famiglia Corleone e la trilogia cinematografica è giustamente considerata come una delle più grandi della storia del cinema. In preparazione del 50° anniversario dell'uscita originale del primo film, il 24 marzo 1972, la Paramount e la casa di produzione di Coppola, la American Zoetrope, hanno intrapreso un restauro scrupoloso di tutti e tre i film nel corso di tre anni. Ogni sforzo è stato fatto per creare la migliore presentazione possibile per il pubblico di oggi, che può guardare i film usando una tecnologia che è progredita enormemente dal 2007, quando l'ultimo restauro è stato completato dall'eminente storico del cinema e conservatore Robert Harris. Usando quel lavoro come modello, il team ha speso migliaia di ore per assicurarsi che ogni fotogramma fosse valutato per creare la presentazione più incontaminata rimanendo fedele all'aspetto originale dei film.

 

Vito Corleone, emigrato bambino dalla Sicilia negli Usa, è diventato un grande "padrino", ossia il capo di un'importante famiglia mafiosa. Ci si rivolge a lui come a un personaggio di grandissimo rilievo: nelle prime sequenze don Vito riceve gente come in una vera e propria udienza, gli chiedono favori e lui decide se farli o meno. I favori consistono nel punire, o addirittura uccidere qualcuno, nell'ottenere un certo appalto o lavoro. Corleone ha tre figli, Michael (Pacino), Sonny (Caan), Fredo (Cazale). Quando il vecchio viene gravemente ferito in un attentato, è Michael, eroe di guerra e avvocato, che il patriarca avrebbe voluto tener lontano dagli affari, ad affrontare la situazione. Uccide il responsabile dell'attentato e il poliziotto complice, poi fugge in Sicilia. Quando ritorna diventa il capo indiscusso e introduce sistemi più moderni ed efficaci. A poco a poco diventa tutt'uno col suo ruolo. Nel frattempo si è sposato e ha avuto figli che comunque non lo hanno distolto dall'"altra" famiglia. Il film si chiude col massacro, ordinato da Michael, di tutti i suoi rivali, mentre il nuovo padrino assiste in chiesa al battesimo di uno dei suoi figli. Film di enorme successo, premiato con l'Oscar.

Tratto dal  best-seller di Mario Puzo ha avuto successivamente due  sequel(ottimo il Padrino II, inutile il III), ha inventato un filone infinito (anche se non si può non ricordare La fratellanza di Martin Ritt, di quattro anni prima) e ha rilanciato, una volta ancora, Marlon Brando, che si era presentato al provino per quel ruolo con la modestia di un principiante.

Brando con le guance gonfiate e la voce impastata, la grinta inquietante di Pacino, il notissimo tema di Nino Rota, aggiunti alla "cultura" mafiosa e agli ambienti siciliani, sono diventati segnali indispensabili e senza tempo, reiterati in centinaia di pellicole, libri e articoli.

In questo film, ma soprattutto nel secondo (ricordiamo la strepitosa ricostruzione della "Little Italy"). Un autentico precedente al quale si sarebbero largamente ispirati i registi dell'ultima generazione, come Scott, Landis, Line e Cimino.

Il Padrino è un'opera sempre vedibile e sin troppo coinvolgente se è vero che si è indotti a stare dalla parte dei cattivi. Si potrebbe discutere sull'immagine del nostro paese suggerita da un film di tale impatto: passavamo dall'Italia dei poveracci di  Ladri di biciclette a quella dei furbi del Sorpasso, al paese dei mafiosi nei Padrini.